Le canzoni

Canzoni che a loro tempo si sono diffuse in teatro e in circuiti alternativi, in televisione e in eventi di lotta politica.
Registrazioni di cui nemmeno la casa discografica ha più un esemplare...

Ecco alcuni di questi rari pezzi di storia della canzone d'autore.

Una bizzarra canzone, scritta e interpretata da Maria Monti: L'armatura.
Un comico dialogo fantascientifico a proposito di una corazza che spesso tutti noi ci portiamo addosso. 

Ho portato l'armatura
a riparare all'officina
l'ingegnere mi domanda: che cos'ha?

L'armatura MP3 (2 MB)
(M. Monti, L. Balbo, E. de Carolis)
Gianni Nebbiosi è uno psichatra, e negli anni '70 espresse in alcune canzoni la condizione drammatica dell'umanità sofferente con la quale era in contatto.

Quando, nel cercare di farsi capire,
vide la gente voltarsi
come se non dovesse capirlo più;
lui s'accorse, tutt'a un tratto,
d'esser diventato matto,
che una porta gli si apriva
e la mente gli fuggiva.

Il numero d'appello MP3 (4 MB)
(G. Nebbiosi)
Nell'osteria di un paesino del Veneto si cantava "Nina ti te ricordi".
Un giovane avventore chiese "Ma dove l'avete sentita 'sta canzone?"
un signore rispose: "Nina? La cantava già mio nonno!..."
Quel giovane era Gualtiero Bertelli, autore di canzoni impegnate e intrise di una malinconia che contrasta con la gioia di vivere dell'artista.
Nina ti te ricordi (3 MB)
(G. Bertelli)
Conoscete Paolo Pietrangeli?
Forse no, ma difficilmente (se avete vissuto il clima sessantottino) vi siete dimenticati di "Contessa", che diventò presto quasi un inno popolare tra le "canzoni di lotta".
Maria Monti interpreta un altro suo pezzo, meno noto, amaramente ironico:

Eran mille scalmanati
noi, duecento baschi blu:
son bastati due o tre morti
non si son sentiti più

Il figlio del poliziotto (<3 MB)
(Paolo Pietrangeli)

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